1. Gli strumenti vengono prima decontaminati ovvero immersi per minimo 10 min. in una soluzione di acqua e acido peracetico (usato anche per gli strumenti di chirurgia negli ospedali); 2. Vengono poi sciacquati e detersi manualmente; 3. Si procederà poi all’ asciugatura e al controllo finale prima di imbustarli e metterli in autoclave. Ora gli strumenti sono pronti per essere imbustati e messi in autoclave dove avverrà la vera e propria sterilizzazione.
Usiamo autoclavi si Classe B ovvero sterilizzatrici a vapore a norma europea UNI EN 13060 seguendo le linee guida sull’attività di sterilizzazione: protezione collettiva nelle strutture sanitarie (luglio 2005) pubblicate dall’ISPESL. Quando l’autoclave ha terminato ogni busta verrà timbrata con la data di sterilizzazione. Non trascuriamo nessun particolare, perché la nostra priorità è garantire un ambiente sicuro al paziente e ciò può avvenire solo se eseguiamo dei test periodici per verificare l’efficacia della sterilizzazione. Tutti i test eseguiti sono datati, firmati e archiviati negli anni. A ogni ciclo in autoclave abbiamo tre test che ci danno la garanzia che quel carico sia assolutamente sterile:
Come primo test l’autoclave produce una stampa dove ci indica che il ciclo è avvenuto in maniera completa e corretta indicando i parametri del tempo del ciclo (20 minuti), della temperatura (135° di vapore umido) e della pressione (2 atmosfere di pressione) per ogni ciclo di sterilizzazione.
Un secondo test per l’autoclave, come già accennato in precedenza, sono gli indicatori di processo stampati nelle buste usate per imbustare gli strumenti da sterilizzare che virano da rosa a marrone e sono verificati dopo ogni ciclo di sterilizzazione.
All’inizio di ogni settimana si procede al Vacuum Test, dove si verifica la perfetta tenuta del vuoto dell’autoclave indispensabile per la sterilizzazione. Alla fine del test la macchina darà un report con l’esito che verrà archiviato in un apposito registro. Una volta al mese ci sono altre 2 verifiche: Bowie&Dick ed Helix Test.
Il primo, Bowie&Dick, è un pacchetto con all’interno dei fogli (così da simulare un carico poroso) di tipo cartaceo ma resistenti alle alte temperature dove nel mezzo è stato disposto un foglio stampato, il foglio centrale alla fine del ciclo vira colore diventando nero così da garantirci l’efficacia dell’autoclave nel produrre sottovuoto e ci consente di controllare che i parametri di vapore e temperatura siano corretti.
Il secondo, Helix Test, potrà garantire ulteriormente i parametri visti in precedenza quindi la completa penetrazione del vapore nei corpi cavi e porosi (come sono i tessuti o i manipoli). È composto da un tubicino arrotolato su se stesso con all’estremità un capsula contenente un indicatore che all’inizio è celeste e alla fine del test risulterà verde/nero.
L’ultimo test viene eseguito, come previsto, ogni 90 giorni e si tratta del Controllo Biologico. Questo test serve per dimostrare la capacità dell’autoclave in merito alla distruzione di tutti i microrganismi comprese le spore. Si hanno a disposizione delle fiale contenenti spore di Bacillus Stearothermophilus (ATCC7953) ovvero uno dei microrganismi più resistenti al calore che possiede caratteristiche patogene. Mettiamo una fiala in autoclave ed eseguiamo un ciclo normale, una volta terminato vediamo che l’indicatore chimico posto nell’etichetta è virato, attiviamo quindi la fialetta rompendola in modo tale che il liquido che c’è all’interno vada a contatto con l’indicatore contenuto nella stessa, eseguiamo questa manovra anche con una fiala non autoclavata per avere un termine di confronto. Inseriamo le due fiale nell’incubatore biologico a 57° per 48 ore. Estraiamo la fiala processata dall’incubatore e il responso del test superato sarà il colore viola del liquido all’interno della fiale mentre nell’altra (quella non autoclavata) sarà giallo.
La lampada germicida UVC distrugge i germi che passano attraverso i raggi di luce UV;
I raggi di luce della lampada UVC reagiscono con il catalizzatore nano Nichel HCT™ producendo molecole catalitiche;
Le molecole catalitiche individuano e distruggono le molecole a base di carbonio convertendole in anidride carbonica e innocua acqua.
Facile da usare
Silenziosissimo
Allarme acustico - sostituzione cella AHPCO
Nessuna manutenzione per 3 anni
I componenti garantiscono usi di lunga durata
Prodotto negli USA
3 anni di garanzia
Odori causati dai COV (Composti Organici Volatili)
Fumo da sigaretta
Muffe
Batteri
Virus
e altri allergeni.
Una significativa soluzione è l’utilizzo di sistemi di purificazione d’aria ad elevata efficacia di filtrazione.
I nostri depuratori d’aria sono in grado di garantire un’efficacia di filtrazione, dimostrata e certificata, superiore al 99%, quindi si può dire che rappresentano la miglior soluzione e il metodo più efficace e garantito per ridurre gli allergeni e i microorganismi nell’aria degli ambienti confinati.
L'Istituto odontoiatrico versilia ha predisposto l'utilizzo di dispositivi assolutamente latex free per quei pazienti che presentano allergia al lattice .
I dispositivi specifici procurati ai pazienti che presentano tale allergia sono: guanti senza lattice durante il preliminare visita e durante i trattamenti ; la diga di gomma senza lattice, dispositivo utilizzato nella gran parte dei trattamenti odontoiatrici per permetterci li lavorare in tranquillità e in un campo asettico , dal momento che la saliva e la comunicazione con la cavità orale risultano colme di ceppi batterici.
Grazie per averci contattato. Ti risponderemo il più presto possibile.
Si è verificato un errore durante l'invio del messaggio. Riprova in un secondo momento.